Richiesta unitaria al ministro Zangrillo di prorogare il lavoro agile per i lavoratori fragili
Egregio Ministro,
a decorrere dal 1° ottobre cesserà la vigenza delle disposizioni in materia di lavoro agile a tutela dei lavoratori pubblici rientranti nelle situazioni di fragilità individuate dal D.M. 4 febbraio 2022. Proprio in ragione della maggiore vulnerabilità di tali soggetti l’art. 28 bis del decreto legge 48/2023, da ultimo, ha prorogato al 30 settembre 2023 il termine per lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile dei lavoratori fragili, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento.
Di contro, solo i lavoratori del settore privato potranno beneficiare fino al 31 dicembre 2023 della particolare tutela che prevede l’adibizione al lavoro agile in favore dei lavoratori che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, sono maggiormente esposti a rischio di contagio dal virus SARS-CoV-2, in ragione dell'età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio, accertata dal medico competente.
A fronte di una evidente recrudescenza dei contagi, certificata dai dati pubblicati dal ministero della Salute, i lavoratori del settore pubblico in condizioni di fragilità, diversamente da quelli del settore privato, scontano un vuoto di tutela che di fatto consegna alla discrezionalità delle singole amministrazioni l’adozione di misure organizzative a beneficio dei soggetti più vulnerabili.
Al fine di ristabilire le medesime condizioni di tutela previste per il settore privato, La invitiamo a sanare con la massima sollecitudine il vulnus normativo.
Certi di un positivo riscontro, le porgiamo distinti saluti.